Questo articolo fa parte del viaggio di Davide in Indocina. Leggi l’itinerario completo qui »
Bangkok è la capitale della Thailandia e si è trasformata in pochi anni in una dei centri mondiali dello sviluppo e del turismo. Per accorgersene bastano pochi attimi appena atterrati al nuovo aeroporto Suvarnabhumi, gigantesco, avveniristico, dove ad attenderti ci sono centinaia di commessi tutti muniti di mascherina. Temperatura interna glaciale, con condizionatori che sputano fuori aria gelata 24 ore su 24 ore, temperatura esterna di oltre 30 gradi con un’umidità che non ti si stacca di dosso.
Divenuta capitale economica e finanziaria del Sud Est Asiatico, Bangkok è una città di 10 milioni di abitanti, e ci mette poco a svelare le sue contraddizioni. Già lungo la strada che porta dall’aereoporto a Khaosan road (tanti minivan offrono questo servizio per pochi euro), il quartiere per eccellenza dei backpackers, si vedono scorrere le centinaia di grattacieli, le innumerevoli pubblicità, la rete di autostrade e centri commerciali costruiti a contatto con le baraccopoli. Negli ultimi anni poi la capitale thailandese è divenuta una delle mete mondiali del turismo: i voli costano poco, qui passano oltre 15 milioni di persone che arrivano e poi si disperdono nelle isole a sud e in tutto il subcontinente. E ancora peggio è divenuta meta del turismo sessuale, qui elevato a sistema industriale. Migliaia di ragazze lavorano in bordelli più o meno legali, c’è addirittura un intero quartiere dedito solo a questo, Patpong. Se si aggiunge l’inquinamento arrivato a livelli folli, è chiaro come sia difficile a Bangkok non essere colti da momenti di disgusto. Ma la città non è solo questo: potete ammirare sparsi per tutto il territorio bellissimi templi buddisti, il quartiere cinese è grande come una città, i mercati sono dei luoghi magici con un’infinita varietà di cose e animali, l’atmosfera è unica nel suo genere.
Visitare Bangkok: cosa fare e vedere
Partiamo da Khaosan Road. Vicino a Palazzo Reale, il quartiere è è pieno di giovani viaggiatori con lo zaino in spalla che si lanciano alla scoperta del Sud est asiatico. All’inizio c’era un solo ostello, oggi la via è costellata di offerte di dormitori a basso costo, ristorantini e locali che danno un’aura gentile e “fricchettona”. Se restate più di un giorno noterete il via vai continuo di backpackers da tutto il mondo che arrivano di giorno, la notte si incontrano, confrontano i loro itinerari e si godono la città per poi ripartire i giorni successivi. Khaosan Road non è paragonabile a nessun altro luogo di Bangkok, è una miscela unica, tanto da attirare molti thailandesi che vengono qui a spendere le loro serate, tra cui, si dice, molti artisti e registi locali in cerca di nuova ispirazione. Non perdete poi i mercati della città: a nord trovate Chatuchak, che nel fine settimana diventa quasi una città della compravendita con il suo weekend market; Taling Chan, il mercato sull’acqua, uno spettacolo nato nel 1987, un po’caro rispetto agli altri; il mercato cinese, con le sue bancarelle fitte fitte che non finiscono mai in cui perdersi è fin troppo facile. Una volta lì, approfittatene per fare un giro a Chinatown, nota anche come Sampeng, con tanti negozi e ottimi risotranti. Un’altra tappa fissa è quella a Palazzo Reale: imponente, gigantesco, che aiuta a capire lo ‘strano’ culto dei thailandesi per il re e la regina (pensate che in Thailandia parlare male del Re può portare al carcere). I templi: non provate neanche a mancare il Wat Pho, il più grande di Bangkok, dove si trova uno dei Buddha più famosi al mondo, il cossidetto Buddha sdraiato, 15 metri di altezza e 46 metri di lunghezza. Altro tempio che merita è il Wat Arun, con il suo imponente profilo di guglie, divenute ormai simbolo della città. Il Wat Arun è costruito in stile Khmer e risale al 19° secolo. Altro punto meno affascinante ma diventato meta di passaggio è la casa di Jim Thompson, ora museo con tutti gli oggetti d’arte acquistati dal ricco commerciante di seta americano vissuto qui negli anni ’60. Se vi avanza un po’ di tempo e siete amanti della fauna marina potete fare un salto al Siam Ocean World, l’acquario più grande di tutto il Sud est asiatico, che si trova vicino al Siam Center, il centro commerciale più frequentato della città.
Già che siete qui, perché non provare il famoso massaggio Thai che vi verrà a costare dieci volte meno che in Italia? E’ pieno di centri massaggi ovunque con i prezzi esposti fuori. Un luogo suggestivo che vi consigliamo è il Wat Pho, dove c’è il tempio. Non ve ne pentirete.
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La città è strapiena di ristoranti di diverso livello dove potrete gustare la fantastica cucina thai: carne, pesce, riso, verdure. Un consiglio è di lanciarvi tra le bancarelle dell’MBK Centre aperto dalle 10 alle 21, con specialità di ogni parte della Thailandia. A proposito di vita notturna, Bangkok non dorme mai e non farete fatica a scovare meravigliosi localini dove la musica vi accompagnerà fino alle prime luci dell’alba, uno su tutti il Saxophone. Se invece preferite qualcosa di più tradizionale optate per il Chalermkrung Royal Theatre o il Aksra Theatre.
Visitare Bangkok: possibili inconvenienti
Una delle cose che capiteranno quasi sicuramente a Bangkok se decidete di prendere un Tuc tuc è che durante il vostro tragitto vi ritroviate senza saperlo e senza averlo chiesto in un negozio di vestiti e di tappeti. Una volta lì, farete fatica a non comprare niente, e dovrete essere un po’ duri se volete uscirne senza acquisti. Il vero obiettivo di alcuni conducenti delle piccole ape taxi è condurvi al negozio con cui sono affari e da cui prendono una commissione sulle vendite, quindi dateci un occhio. E’ probabile poi, a meno che non siate una coppia, che vi offrano anche un massaggio a luci rosse in centri non proprio legali. Altro aspetto su cui fare molta attenzione sono le droghe: mentre la prostituzione non è praticamente perseguita, il possesso e/o l’acquisto di droghe è davvero rischioso, una ghiotta occasione per la polizia per ripulire le vostre tasche, pena la detenzione, a volte direttamente il carcere. Le leggi contro le droghe sono durissime – si arriva fino alla pena di morte – non rischiate, non ne vale la pena.
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