Il territorio siciliano può essere visitato seguendo gli itinerari più disparati. Oggi scegliamo di immergerci nelle sue acque alla scoperta dei fondali più scenografici. Vi proponiamo cinque destinazioni per immersioni tra le più belle della Sicilia.
GOLFO DI CASTELLAMMARE: LA MOTONAVE KENT
Profondità massima: -50mt.
Livello di difficoltà: alto.
Kent è un cargo cipriota di 783 tonnellate affondato in seguito ad un incendio scoppiato in sala macchine nel 1978. Il relitto, sito nella Riserva naturale dello Zingaro, prende anche il nome di “Nave dei Corani” per la grande quantità di libri sacri omonimi ritrovati al suo interno e ancora visibili con le loro copertine in similpelle. Il Kent è pieno di angoli e anfratti da scoprire. Se a prima vista può sembrare di facile esplorazione, è praticamente impossibile visitarlo tutto in un’unica immersione. Il relitto giace su un fondo sabbioso tra i 45 e i 50 mt. di profondità, in un piccolo tratto di mare chiuso tra Punta Spadillo e Punta Forbice. E’ possibile raggiungere diverse aperture che permettono l’accesso ai locali di servizio della nave. Le stive contengono quel che rimane del carico e, fissate alla paratia dei locali equipaggio, fanno bella mostra l’elica e l’ancora.
SANTA MARIA LA SCALA (CT)
Profondità massima: -55mt.
Livello di difficoltà: alto.
Se non vi piace vincere facile, una delle più belle immersioni nel tratto di costa che va da Catania a Pozzillo è quella nell’area situata di fronte al lungomare di Santa Maria La Scala. Il fondale è caratterizzato da massi vicini che creano una serie di anfratti rifugio ideale per il pesce di tana. Fatto qualche colpo di pinna in direzione del largo ecco che subito si presenta una prima caduta che crea una parete che cammina parallela alla costa precipitando fino ai 30/35 mt. Arrivati alla base è possibile continuare l’immersione verso sinistra in direzione del porto o verso destra in direzione Capomulini. Se si sceglie il primo percorso, la parete si ammorbidisce trasformandosi in una splendida franata dove è possibile incontrare grossi esemplari di rana pescatrice. Decidendo invece per il secondo percorso, la parete continua ripida e in un punto particolare si affaccia sul famoso “muro”, una seconda parete verticale che precipita fino alla profondità di 55 mt.
ISOLA DELLE FEMMINE
Profondità massima: -46mt.
Livello di difficoltà: medio-alto.
I fondali di Isola delle Femmine non smetteranno di stupirvi: ad ogni immersione intorno a questo grosso scoglio, è possibile fare nuove scoperte. Uno dei tratti più belli è quello dei cosiddetti “Finestroni”, un gradino di roccia a -32 mt. che guarda verso il golfo di Carini. Non si potrà fare a meno dell’ecoscandaglio per individuare il punto esatto in cui il gradino precipita a -47 mt. Giunti in fondo e muniti di bussola (é sempre utile impostarla prima di scendere!) continuate in direzione della caduta perchè vi aspetta uno spettacolo affascinante. Guardate oltre il bordo e avrete la sensazione di affacciarvi su un giardino fiorito: il muro di roccia che si perde quindici metri più giù su un fondale di sabbia bianca interrotto a tratti da grossi scogli è interamente ricoperto da ventagli di gorgonie rosse e da piccoli rami di gorgonie gialle tra i quali si muovono nuvole di castagnole rosse. Cominciate a scendere lentamente senza lasciarvi prendere dalla voglia di toccare il fondo; mantenetevi entro i -40 e godrete il massimo dello spettacolo con la più lunga permanenza consentita da queste profondità. E vi troverete a pinneggiare su fioriti cespugli di margherite di mare, stelle marine rosse, piccole aragoste e la testa imbronciata di qualche murena che non vuole essere infastidita dai raggi delle torce.
ISOLE EGADI, MARETTIMO: SCOGLIO DEL CAMMELLO
Profondità massima: -18mt.
Livello di difficoltà: facile.
La notevole varietà di ambienti e di popolamenti vegetali ed animali fa delle Egadi uno dei principali paradisi delle isole della Sicilia e dell’intero Mediterraneo in quanto ad attività subacquee. Tra i punti in cui praticare un’immersione segnaliamo lo Scoglio del Cammello, per chi cerca un’escursione più semplice delle precedenti. Lo scoglio ha un’evidente forma di cammello e le sue pareti ospitano spugne incrostanti, colonie di falso corallo, madrepore arancioni, spirografi, ricci corona, vermi dal ciuffo bianco e tane di polpo. E’ uno scoglio pieno di fessure in cui soggiornano numerosi ospiti e, a seconda del momento della giornata, la luce crea divertenti effetti che gli amanti della fotografia subacquea non esiteranno ad immortalare.
USTICA: CALA SANTA MARIA E LO SCOGLIO DEL MEDICO
Prima riserva italiana, istituita nel 1986, quest’isola è da prendere come modello per gestione ed organizzazione del suo patrimonio naturalistico. La particolare conformazione dei suoi fondali vulcanici e la sua posizione centrale rispetto a correnti ricche di nutrimento, sono il segreto del suo fascino. Tra i punti notevoli per la bellezza dei fondali, consigliamo Cala Santa Maria (profondità massima: -35 mt. – livello di difficoltà: medio) e lo Scoglio del Medico (profondità massima: -40 mt. – livello di difficoltà: variabile). Cala Santa Maria ha un fondale caratterizzato dalla presenza di reperti archeologici di epoca tardo romana: si possono ammirare alcuni pezzi di anfore ancora integri e quindi divertirsi a curiosare tra i resti di un antico relitto, mentre murene e pesci di passaggio vi faranno compagnia girandovi intorno. Lo scoglio del Medico, uno dei punti di immersione più belli del Mediterraneo, presenta zone profonde e più impegnative alternate a punti più semplici, come la Grotta omonima. Per un attimo avrete l’impressione di essere finiti dentro un acquario: cernie e dotti si spostano in quantità elevate lasciando poi spazio al passaggio di barracuda in grossi banchi e ad isolati incontri con i tonni. Caratteristico il versante est per la presenza dei canyon, ripide pareti di roccia verticale che precipitano parallele oltre i 40 metri. La natura che offre il suo spettacolo!