Lipari, giro dell’isola in auto tra spiagge e cucina eoliana

[alert type=”success” dismiss=”no”]Articolo aggiornato il 23/02/2018[/alert]

Il giro dell’isola di Lipari si può fare in poco più di un’ora in auto, moto o scooter, ma è meglio prendersela comoda dedicandovi un’intera giornata: fermarsi a mangiare, fare qualche bagno e qualche passeggiata. Ovviamente i periodi migliori sono la tarda primavera e l’inizio d’autunno quando i turisti sull’isola sono pochissimi.

Sui traghetti da Milazzo (ma non sui più frequenti e veloci aliscafi) si può caricare la propria auto o moto. Arrivando con uno dei primi aliscafi del mattino avremo tutta la giornata a disposizione. Se non si dispone di un mezzo di trasporto nessun problema: al porto di Lipari non mancano le agenzie di noleggio auto e scooter (ad esempio: Marcello, Luigi, Pit Stop).

Consiglio di lettura a tema

Si parte uscendo dall’abitato di Lipari in direzione nord. La prima località che si incontra è Canneto. Il paese, che fino a qualche decennio fa era abitato dai lavoratori delle vicine cave di pomice oggi è dedito esclusivamente al turismo. Non ha particolari punti d’interesse a parte la spiaggia, che è la più ampia di Lipari e certamente la più comoda per le famiglie con bambini piccoli. Si guarda il mare e lo sguardo è catturato dalle isole di Panarea e Stromboli all’orizzonte. Una costante di Lipari e delle Eolie è il panorama, uno spettacolo che cambia a seconda della prospettiva, ma che offre sempre qualche isola, isolotto o faraglione che emerge dal mare.

Lipari, spiaggia di Canneto
Lipari, spiaggia di Canneto

Proseguendo il viaggio, la strada inizia a salire e il panorama si fa ancora più spettacolare tra scogliere, calette e la vista sull’isola di Salina. Siamo nell’area dove fino agli ottanta del secolo scorso veniva estratta la pietra pomice. Uno degli effetti dell’estrazione della pomice era la produzione di una grande quantità di polvere bianca che si riversava sulle spiagge creando anche delle enormi dune da cui, come ricorderà chi ha visitato Lipari negli anni Settanta e Ottanta. si poteva scivolare fino in mare.

Dal bianco della pomice che rendevano così suggestivi questi lidi viene il nome di “Spiagge Bianche”. Ricordando un viaggio di quando ero bambino mi resta un poco di delusione. Oggi, con la chiusura delle cave, non ci sono più le grandi dune di sabbia bianca ma è comunque un bellissimo posto per fare il bagno, così come Porticello, qualche chilometro più a nord.

Ancora qualche sosta per ammirare il panorama e scattare qualche foto sul versante settentrionale dell’isola e la strada ricomincia a scendere fino all’incantevole paesino di Acquacalda, allungato sulla spiaggia di sassi, che in questa meravigliosa giornata di fine aprile si presenta quasi completamente disabitato, un oasi di luce e silenzio con il bianco delle case e il blu del mare. Al Ristorante Aurora, di cui oggi siamo i soli clienti, sembra di essere in mare: la vista sull’arcipelago è superba e il pesce fresco cucinato secondo le ricette eoliane è all’altezza del panorama.

Lipari, Acquacalda
Lipari, Acquacalda

Si riparte da Acquacalda nel pomeriggio. Sul versante occidentale dell’isola la strada piega verso l’entroterra ma continua a regalare grandi scorci panoramici. Si attraversano i paesi di Quattropani e Pianoconte e l’area più agricola dell’isola. Dalla strada principale si possono prendere deviazioni che scendono verso il mare, una delle quali conduce alle Terme di San Calogero, tra le più antiche del Mediterraneo e, al momento della nostra visita, in stato di sostanziale abbandono.

La vista a questo punto si apre a est su Salina e a sud sull’isola di Vulcano. Nell’ultimo tratto prima di rientrare da ovest nella cittadina di Lipari si scorgono belle calette raggiungibili in barca, i faraglioni e i fumi sulfurei dei crateri di Vulcano. A Lipari, riconsegnato all’agenzia il mezzo di trasporto dedichiamo le ultime ore del pomeriggio a visitare il centro storico: dal porto si risale Corso Vittorio Emanuele tra negozi di prodotti tipici, trattorie e gelaterie.

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Tra il corso e il Castello, appollaiato sulla collina tra il centro storico e il mare, è piacevole passeggiare tra i vicoli ombreggiati della città vecchia, fermarsi a sorseggiare una granita, quindi risalire oltre le mura fino alla cattedrale e all’anfiteatro da cui si gode bella vista sul mare e su Marina Corta. Proprio a Marina Corta, il porticciolo turistico di Lipari scendiamo infine per un aperitivo davanti al mare, splendida conclusione di questa giornata a Lipari.

Lipari, cattedrale
Lipari, cattedrale

Come arrivare: Da Milano, Roma e altre città voli diretti per Catania. Da Milazzo c’è il servizio di traghetti e aliscafi che consentono di raggiungere Lipari in circa un’ora.

Dove dormire: Residence Acquacalda, camere e appartamenti fronte mare ad Acquacalda di fianco all’ottimo Ristorante Aurora. b&b Casa Mafalda a Lipari, in posizione centrale.
 

Destinazione: