Hay-on-Wye, Galles: la città dei libri usati

Scaffali di libri, montagne di libri, librerie a cielo aperto e un famoso festival sui libri. Nella Contea di Powys, a un passo dal confine inglese e a 1 ora d’auto da Cardiff, si trova, neanche a dirlo, la città dei libri. Ad Hay-on-Wye (Y Gelli, in gaelico) i 1500 abitanti dispongono infatti di oltre 40 libreria che contengono migliaia di volumi soprattutto di seconda mano.

A iniziare la tradizione del libro usato e a fare la fortuna della sua città, fu un certo Richard Booth, classe 1938. Tutto cominciò nel 1961 quando Mr. Booth aprì la sua prima libreria a Hay riempendola di reminders fatti arrivare appositamente dagli Stati Uniti. Risultato, un piccolo e stipatissimo spaccio del libro usato, ricavato in una ex caserma dei pompieri e che nel giro di pochi anni sarebbe diventato la più grande libreria di seconda mano d’Europa. Più tardi il signor Booth, abile commerciante con indole da pubblicitario, proclamò Hay-on-Wye stato indipendente e si auto-elesse re con tanto di corona di cartone, scettro e mantella di (finto) ermellino. L’operazione riuscì. Hay-on-Wye balzò alle cronache di tutto il mondo e uno stuolo di “sudditi”, cittadini apprendisti librai, ne seguì le orme, aprendo ad Hay spazi dove acquistare o prendere in prestito libri di ogni genere e foggia, usati e non. Oggi a Hay-on-Wye ci sono librerie come la Murder and Mayhem, specializzata in libri noir, come si evince dal macabro arredo, o la Rose’s Books, il cui vanto sono invece in libri per l’infanzia. Oppure la Booths Bookshop, la più prestigiosa, sviluppata su tre piani straripanti di volumi da sfogliare senza fretta ai tavolini della caffetteria interna o su qualche comodo divanetto.

Ma le librerie a Hay non sono gli unici luoghi in cui scovare una nuova ed entusiasmante lettura. Ogni angolo della città trabocca di libri. Capita di imbattersi così, lungo la strada, in una piccola libreria in legno, magari appesa alla facciata di un edifico o all’angolo di un incrocio, senza nessun venditore ambulante nei paraggi, perché qui il book crossing è di casa. Anche l’esterno dell’imponente castello cittadino (XIII secolo), conta file interminabili di libri in vendita: 1 sterlina per quelli con copertina rigida, 50 centesimi per gli altri, e, di nuovo, nessuna cassa o cassiere. I soldi si inseriscono in un’apposita cassetta rossa all’entrata del castello, ennesimo esempio cittadino di “honesty bookshops”. Oggi il castello, in cui stabilì la sua fissa dimora “King Booth” trasferendosi con i suoi amati e usati libri, è gestito dalla Hay Castle Trust, fondazione no-profit per la preservazione di questo luogo storico e la gestione della sua attuale destinazione d’uso: un luogo di cultura in tutte le sue forme, opportunità, istruzione e divertimento.

Hay bookshop
Foto di Hannah Swithinbank (CC)

Ad accrescere ulteriormente l’eco della città e a renderla un punto di riferimento europeo, è stato un festival letterario inaugurato nel 1988 e patrocinato dal quotidiano inglese The Guardian. Il Festival della Letteratura di Hay si tiene ogni anno nel mese di maggio (prossime date 21–31 maggio 2015) e attira migliaia di persone da tutto il mondo. Scrittori, politici, editori, musicisti, poeti, comici, scienziati, filosofi e semplici appassionati di libri e storie si radunano nelle librerie, in spazi esterni e nello stesso castello medievale (le prevendite degli incontri sono già disponibili sul sito ufficiale e il festival mette a disposizione già dal febbraio di ogni anno un servizio di bedfinder per indirizzare i visitatori sulla sistemazione del loro soggiorno). Tra gli ospiti più illustri delle edizioni passate del festival, Bill Clinton che nel 2002 ribattezzò la cittadina “Woodstock of the mind”. Altra rassegna da segnalare è il Dark Skies Festival che il prossimo aprile, dal 17 al 19, riproporrà come ogni anno le sue letture a tema sotto le stelle. È anche grazie agli eventi culturali quindi che Hay-on-Wye ha sviluppato la sua vocazione di destinazione d’eccellenza per bibliofili in cerca di edizioni rare, e, come già detto, passate di mano in mano. Ma non sono solo i libri a catalizzare l’attenzione sulla cittadina gaelica.

Hay-on-Wye è inserita in un paesaggio da fiaba (e i libri tornano sempre). Fitti boschi, verdi colline – habitat delle tipiche pecore di razza Llanwenog – e piccoli ponti di pietra che attraversano il fiume Wye lungo le cui sponde si sviluppa l’intera cittadina, fatta di case con le facciate a graticcio, stradine lastricate che brulicano di negozi di artigianato e pub, e sentieri nella natura da percorrere a piedi, in bici o sul dorso di un pony. Due i percorsi più famosi: il Dyke Offa, terrapieno voluto nell’VIII secolo da re Offa di Mercia come linea di confine tra il suo regno e i gallesi, e il Wye Valley.

La principale attrattiva naturalistica e culturale dei dintorni è il Brecon Beacon National Park di cui Hay costituisce la porta d’ingresso. Quest’area è un concentrato di panorami paesaggistici e urbani con pochi eguali. Cascate, foreste, montagne e grotte si alternano a ex aree industriali come Blaenavon oggi patrimonio mondiale dell’Unesco. E infinite vallate possono essere ammirate a bordo di un treno a vapore della Brecon Mountain Railway.

Ultima meta da visitare nei paraggi è Chepstow (1 ora di auto verso sud), nota per le sue selvagge scogliere e il suo maniero millenario eretto da Guglielmo il Conquistatore e meno famosa, invece, per il filo che la lega a J.K Rowling che qui trascorse buona parte della sua infanzia, prima che Harry Potter le cambiasse la vita.

Ancora un libro, quindi, protagonista indiscusso ad Hay-on-Wye, città che appartiene al circuito book town e che risulta gemellata, non a caso, con Timbuctu, dove ha sede la più antica biblioteca islamica del mondo.

When a new book is published, read an old one”

» Dove dormire a Hay-on-Wye: consigliamo Seven Stars, per la posizione centrale, l’atmosfera d’altri tempi e la piccola Spa.
» Come arrivare a Hay-on-Wye: non è certo la cittadina più semplice da raggiungere, dovrete prendere un volo dall’Italia per gli aeroporti di Cardiff (a 70 km circa) o Birmingham (a 80 km circa). Da qui poi noleggiare un’auto oppure prendere un treno fino a Hereford (da Cardiff ci vuole circa un ora, da Birmingham due con cambio). Raggiunta Hereford troverete la compagnia di bus Stagecoach che la collega a Brecon passando per Hay-on-Wye.

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