Trento è una città piccola, vivace, brulicante, con un ruolo centrale nella storia italiana, un centro universitario tra i più importanti d’Italia che non rinnega la sua identità tranquilla e silenziosa, dove arte e cultura alimentano un circuito virtuoso e dove la qualità della vità è un fiore all’occhiello. E’ un luogo ideale per trascorrere un fine settimana di relax in qualsiasi stagione tra musei, giardini e buona cucina, e un punto strategico per gli amanti dello sci in inverno.
Cosa vedere a Trento. La città riserva un sacco di sorprese e angoli da scoprire. Per prima cosa fate due passi in centro, respirate l’atmosfera della città, il suo mix di cultura e tradizione, le sue stradine strette e luminose, e arrivate alla cattedrale di San Vigilio in Piazza del Duomo. La piazza centrale della città è anche l’ombelico della vita di Trento, con localini e bar storici dove fermarsi a fare due chiacchiere e un caffè e godersi lo spettacolo della principale chiesa cittadina. Se passate la mattina in piazza noterete come sia luogo di ritrovo per gli stessi cittadini di Trento, chi legge il giornale chi discute dei fatti del giorno. La cattedrale di San Vigilio, edificata dove originariamente era stato costruito un tempio dedicato al santo, iniziò nel 1212 e ha mantenuto intatte le sue caratteristiche originarie con le tre navate scompartite da colonne a fasci di cui la maggiore termina ad est della crociera con un presbiterio molto profondo, un’abside semicircolare e due campanili in facciata di cui ne fu ultimato solo uno. Oltre la piazza centrale Trento riserva una lunghissima lista di musei e castelli impossibili da esaurire in poco tempo, quindi se siete vogliosi di storia e cultura fate attenzione alla vasta scelta: qui vi segnalo il Museo Castello del Buonconsiglio, Via Bernardo Clesio 5, costruzione che percorre un ampio periodo storico che va dalla metà del duecento fino alla prima guerra mondiale. Motivo di interesse sono il susseguirsi di stili architettonici differenti, essendo il castello composto da più nuclei, costruiti in varie epoche; consigliata la visita alla Torre Aquila. Un museo piuttosto originale è poi il Museo dell’Areonautica Gianni Caproni in via Lidorno 3, un luogo dove portare i bambini e farli divertire con con pezzi di storia e momenti di interattività, dove rivivere le emozioni del volo e delle epiche imprese dei pionieri dell’aviazione in Italia.

Altra attrazione, questa volta enogastronomica, è Palazzo Roccabruna, dove approfondire gli aspetti culinari e artigianali più autentici del territorio. Inaugurato nel 2004 dopo una lunga restaurazione, il palazzo è dal 2007 sede dell’Enoteca provinciale del Trentino con oltre 600 etichette in mostra e la possibilità di degustare i migliori vini abbinati a specialità locali.
Le feste Vigiliane. Dalla seconda metà di giugno fino al 26 avrete l’occasione di assistere alle celebrazioni in onore del santo della città: San Vigilio. Una pioggia di iniziative renderanno la vostra permanenza ancora più divertente e inebriante: mostre, inziative, processioni, riti tradizionali, cabaret, visite guidate di quartiere, laboratori, fuochi, rievocazioni storiche, gare di solidarietà e chi più ne ha più ne metta in un vortice che fa esplodere tutta la socialità dei trentini e della loro città guida. Il culmine si ha con il Palio dell’oca, in cui le zattere si sfidano lungo il fiume Adige e la Tonca, con un personaggio noto locale rinchiuso in una cella che è immersa per tre volte consecutivamente nelle acque del fiume.
I dintorni di Trento. Giusto un consiglio tra le tante possibilità per chi ha tempo a disposizione o semplicemente voglia di uscire dalla città: la Valle di Ledro, una vallata alpina con un bellissimo lago e un villaggio palafitticolo con un museo vicino. Un posto tranquillo dove rilassarsi e, in estate, fare il bagno, un piccolo angolo di natura a pochi chilometri da Riva del Garda. Da Trento sono 60 km, un’oretta di strada in auto.
Dove mangiare a Trento. Se cercate un posticino in zona centrale, d’atmosfera, con una cucina inappuntabile e una simpatia diffusa l’Osteria a Le Due Spade (Via Rizzi Don Arcangelo 11) è quello che fa per voi. Si spende sui 40/50 euro a testa. Menzione per il petto di quaglia in crosta di mandorle con foie gras. Un’alternativa un po’ più economica e spartana è il Loto (Via Gocciadoro 62), che conserva un posto nel cuore dei trentini. E rimane sempre Villa Madruzzo con uno dei migliori ristoranti della città.
Dove dormire a Trento. Se non volete farvi mancare niente e trattarvi al top c’è una e una sola scelta, Villa Madruzzo. Situato sulle colline, atmosfera da favola. Nel bellissimo parco di fronte, si trova un Cedro del Libano di circa 400 anni. Altro posticino che fa parlare di sé è il Best Western Quid Hotel, in cui si fondono minimalismo e design, un albergo che a dispetto della zona industriale dove è situato è considerato un altro ‘porto sicuro’ per chi arriva a Trento. Per chi invece bada a fare economia consigliamo Villa Bertagnolli, una locanda a soli 6 km dal centro, un ambiente pulito e rilassante con prezzi da ostello.
Info utili. La Trento card è una carta prepagata in due versioni (24/48 ore) dal costo di 10/15 € che vi permetterà di accedere gratis a diversi musei, di spostarvi coi mezzi, di avere prezzi scontati nei negozi e di prendere le biciclette per girare la città.
Come arrivare a Trento. La città è facilmente raggiungibile in auto e in treno, ha anche un piccolo aeroporto turistico chiamato “Mattarello”; altrimenti i posti dove atterrare più vicini sono Verona o Bolzano.