In Giamaica sulle orme di Bob Marley

Regalarsi un viaggio in Giamaica significa godersi alcune delle più scenografiche spiagge del mondo. Afferrare una liana e dalla sabbia spiccare un salto fino all’acqua cristallina, o tuffarsi nella Blu Hole – conosciuta come Blu Lagoon grazie al film Laguna Blu – dove il mare ha il colore intenso del lapislazzuli. Regalarsi un viaggio in Giamaica significa gustare il caffè delle Blue Montains o un buon bicchiere di rum dopo aver risalito le Dunn’s River Falls, e magari fare un salto a Navy Islands o Oracabessa per vedere come se la passavano Errol Flynn e Ian Fleming. Soprattutto, però, regalarsi un viaggio in Giamaica significa vivere un’esperienza incredibile nell’isola che ha dato i natali a Bob Marley e che è considerata la culla del reggae. Tutto in Giamaica ricorda Bob Marley: il profeta e la sua musica sono in ogni strada, in ogni locale… e anche se non siete mai stati dei fan accaniti, verrete trascinati da un’incredibile energia e prima o poi vi ritroverete a canticchiare Three little birds.

Robert Nesta Marley nacque nel 1945 a Rhoden Hall entro il villaggio di Nine Mile, nel distretto di St. Ann Parish. Il villaggio, a circa tre ore da Kingston e una e mezza da Ocho Rios, si raggiunge attraverso una strada a tratti irregolare, tramite mezzi pubblici, bus tour o taxi. Dopo esservi goduti un paesaggio ancora incontaminato tra le montagne e la campagna, arrivate a Nine Mile, dove guide rastafariane vi danno il benvenuto con canti improvvisati e sorrisi contagiosi, e dove una curiosa finestrella, un buco in un muro a esser precisi, vi mette in contatto con le tipiche usanze del luogo. Se riuscite a non infastidirvi di turisti frettolosi che desiderano solo poter raccontare “Io ci sono stato” e di inquietanti bancarelle con i gadget più improbabili, concedetevi del tempo per vedere la casa dove è nato (non è l’originale, ma una ricostruzione), immaginatelo mentre suona con la sua chitarra di bamboo, e ricordatevi che quel letto a una piazza è lo stesso che cantò in Is this love. E che qui incontrò per la prima volta Bunny Wailer. Fermatevi al cosiddetto “rock pillow”, la pietra dipinta con i classici colori rasta, dove Marley cercava ispirazione. Infine, rendete omaggio nel mausoleo in cui riposano le sue spoglie insieme alla sua chitarra.

Murales Bob Marley
CC Dubdem sound system

A 12 anni Bob si trasferisce a Trenchtown, sobborgo di Kingston, dove la madre si è spostata un paio di anni prima per lavoro, e dove si cementa l’amicizia con Bunny e Peter Tosh. In questo slum dove è cresciuto, il cantante viene a contatto in prima persona con la povertà e i sentimenti di rivolta dei giovani Jamaicani contro il sistema. La violenza è l’espressione di questo dissenso, come ci ricorda Simmer Down. È una tappa rivolta ai veri estimatori, da non improvvisare da soli ma sempre accompagnati da qualcuno del luogo o da una guida, per visitare il Culture Yard con i muri ricoperti di murales e il cortile dove Bob mangiava il pasticcio d’avena che ha condiviso con il mondo nell’eterna No woman no cry.

Molto più turistico il luogo più visitato dell’isola: il Bob Marley Museum, allestito presso la casa della star del reggae. Inaugurato nell’ ’86 si trova a New Kingston, al 56 di Hope Road all’angolo con Marley Road, e raccoglie diversi cimeli e momenti di vita dell’artista come l’albero sotto il quale Marley suonava e fumava la ganja, la chitarra a forma di stella e i fori delle pallottole nel muro sul retro, “ricordo” dell’attentato del 1976. Attraversato il cancello, la statua del mito vi accoglie per entrare in un’atmosfera rilassata e gioiosa; prima del tour nella casa, emozionante passeggiare nei giardini accanto al piccolo giardino di erbe medicinali, immaginando l’eroe nazionale nella sua vita quotidiana. Meravigliosi i murales, tra cui ‘Il viaggio di Bob Marley Superstar’, dipinto da Everald Brown, un’autentica narrazione della vita e delle idee di quest’incredibile icona della musica. Il museo è aperto da lunedì a sabato, l’ingresso costa 20 $ e la visita guidata dura circa un’ora e mezza, con la possibilità di mangiare qualche piatto vegetariano al Legend Cafè. Sempre in questo nucleo risiede anche la Bob Marley Foundation, che continua a raccogliere fondi e promuovere programmi educativi per i bambini dei ghetti. Spostandosi al 220 di Marcus Garvey Drive un’altra imperdibile tappa attende i veri fan del mito: la casa di produzione discografica fondata da Bob, la Tuff Gong, dove sono visibili al pubblico le vecchie apparecchiature per la stampa del vinile e le sale rivestite di copertine di dischi e manifesti di concerti, oltre agli studi dove registrano i nuovi volti del reggae.

Infine, segnatevi tre appuntamenti, i momenti migliori per questo tour: il 6 febbraio (giorno in cui viene fatta cadere la sua nascita), si è celebra l’annuale festa in onore del leggendario musicista, il Bob Marley Celebrations, sei giorni in cui tutta l’isola diventa un inno al leone di Zion e al suo credo di pace e libertà; d’estate a Montego Bay è la volta del Reggae Sumfest (quest’anno dal 15 al 21 luglio), il più importante festival dedicato alla musica di Bob Marley e Peter Tosh in cui si esibiscono i più grandi artisti del reggae. Fan di ogni età e nazionalità si affollano per sognare ancora e riunirsi contro l’oppressione politica e razziale e per celebrare attraverso la musica la vita… Perchè come cantava il grande Bob “All I ever had is songs of freedom /Won’t you help to sing these songs of freedom?

Informazioni utili

Eventi. Visitate Jamaica once you go, you know per essere aggiornati sugli eventi più importanti.

Trasporti locali. Il servizio degli autobus sull’isola è un vero e proprio delirio. Non esistono orari, si aspetta e si prende il bus generalmente stipato di persone. D’altra parte è un modo di viaggiare molto economico e si conosce parecchia gente tra la popolazione locale. I due principali terminal degli autobus per Kingston si trovano a North e South Parade e a Half Way Tree. Per i taxi… scegliete con cura. Capito?

Dove dormire. New Kingston è piena di alberghi e ristoranti economici mentre nel centro di Kingston ci sono hotel più lussuosi. Anche Long Bay è l’ideale per non spendere troppo. A Negril, al Carribean Sunset Resort si possono strappare buoni prezzi prenotando on line.

Destinazione: