Le piramidi di Meroe: i gioielli nascosti del Sudan

A 250 Km a nord di Khartum, capitale del Sudan, e a 25 da Shendi, sorge la città millenaria e la necropoli di Meroe, nella valle orientale del Nilo. È qui che si trova un patrimonio umano di inestimabile valore, decine di piramidi note come nubiane, dal nome della Nubia, regione africana estesa tra l’Egitto meridionale (Bassa Nubia) e il Sudan settentrionale (Alta Nubia), tra le cateratte di Assuan e il punto in cui il Nilo si biforca in Nilo Azzurro e Nilo Bianco. In questa terra ricca di storia e dai confini incerti – la Nubia non è infatti né un’entità politica né amministrativa – sorgeva un tempo il regno di Kush (800 a.C – 300 d.C) che proprio a Meroe, ultima capitale kushita, ha lasciato le sue più mirabili tracce.

Patrimonio UNESCO dal 2011, le piramidi nubiane risalgono all’800 a.C, costruite come simbolo di potenza del prestigioso regno di Kush, dominio dei “faraoni neri”. In tutto, tra quelle delle località di El -Kurru e di Nuri, se ne contano circa 220 e costituiscono la maggior concentrazione di piramidi al mondo (in Egitto ce ne sono circa 120). Il sito di Meroe, noto anche come “cimitero reale”, è il più grande e le sue 100 piramidi, circondate dal Sahara e divise tra le tre aree nord, sud e ovest, sono le più antiche. A pochi Km dalla “città reale”, vecchia di quasi 3 mila anni e le cui rovine (i templi di Amon e del Sole e i Bagni Reali) sorgono tra la macchia e le acacie lungo le rive del Nilo, le piramidi accolgono il visitatore in un’atmosfera incontaminata. È proprio l’assenza della calca di turisti e il fascino dell’ignoto che donano alle piramidi meroitiche un’autenticità ben maggiore delle più celebrate sorelle di Giza. Non è raro ritrovarsi soli nel deserto al cospetto di questo tesoro archeologico, senza nessuno che tenta di venderti un tour in cammello.

Sudan, necropoli
CC Judy McCallum

Molto più giovani rispetto a quest’ultime – tanto per avere un’idea, quella di Cheope fu terminata nel 2570 a.C – sono anche strutturalmente diverse, apparendo più aguzze e slanciate. Decisamente più piccole, misurano dai 10 ai 30 metri in altezza contro i 146 della Grande Piramide già citata, hanno fianchi più ripidi, inclinati di 70° contro i 40/50° delle piramidi egiziane, pietre più ruvide e presentano la camera funeraria non all’interno come per Chefren e Micerino ma nelle parti interrate, sotto la struttura piramidale. E di alcune sono ben conservate le porta d’accesso, piccoli templi a base quadrata decorati con le gesta del defunto in bassorilievo.

Tra le piramidi nubiane alcune decine si sono mantenute quasi intatte nel corso dei secoli, tanto da conservare quella malta in calce che le fa scintillare al sole. Altre appaiono come enormi castelli di sabbia erosi dal tempo e dal vento del deserto sahariano che qui domina sovrano con le sue immense distese di terra bruciata. Con altre ancora, le tempeste sabbiose si sono accanite con maggior forza erodendo tutta la struttura fino alla base. Ma non è stato solo il vento a restituire ai posteri monconi di piramidi. Tra il 1800 e il 1900, diversi archeologi a caccia di tesori hanno depredato il cimitero reale, come tale Giuseppe Ferlini che fece saltare con la dinamite la sommità di 40 piramidi per poi vendere i gioielli rinvenuti ai musei di Germania. Ma nonostante la furia devastatrice di intemperie e conquistatori, il monumento funerario è ancora lì, dopo centinaia di anni, ancora ignoto ai più e per questo ancor più degno di visita.

Informazioni pratiche per visitare le piramidi di Meroe

Costi. I biglietti d’ingresso all’area delle piramidi meroitiche si possono acquistare presso la biglietteria nell’area nord della necropoli. Un biglietto costa 20 Sdg/sterline sudanesi, circa tre euro, ma non dà accesso alla città di Meroe per la quale è necessario acquistare in loco un altro ticket.

Quando andare. La stagione ideale per visitare la Nubia è l’inverno, da dicembre a febbraio, quando le temperature sono piacevolmente calde di giorno e fresche di notte. Il resto dell’anno il clima è invece torrido e raggiunge alte temperature, fino a 52 gradi. Il vento costante tutto l’anno può generare tempeste di sabbia improvvise. I momenti migliori della giornata sono mattina presto e tardo pomeriggio, al tramonto le piramidi regalano uno spettacolo degno di nota. È consigliabile usare un abbigliamento adatto alle escursioni termiche diurne e serali, e portare con sé crema solare, occhiali da sole, cappelli e sciarpe per proteggersi dal sole e dal vento. Ovviamente tanta acqua.

Come arrivare. Dall’Italia non esistono collegamenti diretti con il Sudan, uno scalo al Cairo o a Addis Abeba è da mettere in conto. L’aeroporto più vicino a Meroe è a Karthum a due ore e mezza di auto dalla città reale. Guarda qui per dettagli sui voli. Si può noleggiare un fuoristrada direttamente in aeroporto e dirigersi al nord, oppure si può optare per uno qualsisi dei bus che collegano Karthum o Shendi  e Atbara chiedendo di scendere a Bajarawiya, il piccolo villaggio appena a sud del sito archeologico.  con tutte le cautele che un paese ancora poco turistico come il Sudan richiede (è bene appoggiarsi a una guida locale).

Dove dormire. A 3 Km a nord del cimitero reale di Meroe, si trova il Meroe Tented Camp, un camping che conta una ventina di tende con veranda e bagno privato. E la sera si può cenare qui, di fronte a un bel fuoco. Si può anche campeggiare con una propria tenda, basta rispettare il limite dei 100 m di distanza dalla necropoli o dalle rovine della città reale.

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