Monte Bianco: 5 trekking tra Val Veny e Val Ferret

Il grande re della montagna, il Monte Bianco, ha due regine: la Val Vény e la Val Ferret. La prima aspra e selvaggia, la seconda più dolce e armoniosa. Entrambe con i loro precipizi di roccia e ghiaccio, i sentieri balcone, i dislivelli, i boschi e i prati fioriti, offrono trekking tra i più spettacolari d’Italia ed Europa.

Il punto di partenza è Courmayeur, che per la posizione strategica si è aggiudicata nel tempo l’appellativo di capitale dell’escursionismo, conteso con la rivale storica francese Chamonix. Cinque trekking tra i più suggestivi, scelti per varietà e interesse tra i numerosissimi che si snodano lungo le valli e scalano le pareti rocciose.

MONT CHÉTIF

Il profilo del Monte Chétif, conosciuto come Pan di Zucchero, si affaccia sulla cittadina di Courmayeur e la protegge dalle correnti alpine. Il trekking che conduce sulla cima non è tra i più difficili delle Alpi e riserva grandi sorprese in quanto a panorama. Si parte da Pré de Pascal che può essere raggiunto in auto o in funivia (poco prima di Entrèves), e poi via verso la strada sterrata che diventa presto un ripido sentiero fino a raggiungere l’ampia distesa dell vetta a 2343 m di altitudine. Qui potrete ammirare il meraviglioso panorama che dà sulla Val Ferret, la Val Vény, Courmayeur e il solco della Valdigne, in compagnia della statua della Madonna.

Tempo A/R: 3 ore – Difficoltà: E

Val Ferret
Val Ferret | Adriano Frosi

L’ANELLO DEI VALLONI DI SÉCHÉRON E MALATRÀ

L’anello che scavalca il Pas-d’Entre-Deux-Sauts è un’ampia distesa erbosa da togliere il fiato. La si raggiunge tramite un itinerario poco battuto e ben segnalato. Lasciando l’auto a Lavachey, il sentiero inizia attraversando un bosco di larici, e prosegue verso la mulattiera lungo pendii erbosi e i ripidi canaloni di Testa Bernarda e Testa delle Tronche, dove ammirare gli scorci sul Monte Bianco e le Grandes Jorasses. Raggiunta la sella erbosa del Pas-d’Entre-Deux-Sauts, si prosegue per il vicino e suggestivo Piano di Malatrà e i successivi Alpe superiore e inferiore di Malatrà, dove il paesaggio raggiunge il massimo splendore e non è raro avvistare stambecchi.

Tempo A/R: 5h – Difficoltà: E

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MONTE DE LA SAXE E TESTA DELLA TRONCHE

Da Courmayeur si va verso il rifugio Bertone, e si prosegue per il Mont de la Saxe percorrendo un sentiero ripido. Dopo un breve tratto faticoso si raggiungono i 2227 metri della cresta del monte, si prosegue poi lungo un panoramico tratto erboso fatto di saliscendi che dà sulla catena montuosa, dal Monte Bianco al Mont Dolent. Tra crinali e selle si raggiunge la Testa della Tronche a 2583 m di altitudine e si torna tramite un altro sentiero che va verso le baite di Armina e di Pre Sec di sotto.

Tempo A/R: 7h – Difficoltà: E

Courmayeur, Rifugio Bertone
Rifugio Bertone

DA LA VISAILLE AL BIVACCO RAINETTO

Si parte da La Visaille, raggiungibile in auto da Courmayeur, e si prende il sentiero che porta verso il Lago Verde. Dopo un primo tratto asfaltato e un po’ noioso, si snodano pascoli verdeggianti e tratti boscosi, fino ai pendii della morena del Miage e quelli del Mont Suc. Dopo il torrente il sentiero si fa ancora più ripido con qualche passaggio di arrampicata. Dal bivacco Rainetto si può ammirare il panorama sul Monte Bianco e le Alpi Graie. Non è raro avvistare stambecchi poco intimoriti dalla presenza dell’uomo. Volendo da qui si può proseguire per la cima del Petit Mont Bianc a 3424 metri.

Tempo A/R: 7h – Difficoltà: EE

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IL DENTE DEL GIGANTE

Da La Palud, a pochi chilometri da Courmayeur, parte la Funivia del Monte Bianco che raggiunge diversi punti panoramici tra cui la Punta Helbronner a 3462 m di altitudine. Qui troverete la terrazza che si affaccia sul Monte Bianco e l’intera Valle d’Aosta. Uno spettacolo unico. Dal Rifugio Torino parte la via normale per il Dente del Gigante. L’arrampicata è facilitata da una serie di corde fissa ma è necessaria esperienza alpinistica in alta montagna su roccia e ghiaccio. Si consiglia di organizzare l’escursione con le guide alpine. Dal Gigante, se accompagnati dalla guida alpina, si può proseguire verso le magnifiche guglie di granito tra cui spiccano il Petit e il Grand Capucin. Il tratto è in cordata e si snoda lungo crepacci e pendii.

Tempo A/R: 8h

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