Milano: guida ai mercatini e negozi di vestiti usati

L’usato attira sempre più persone per l’originalità, il prezzo, ma soprattutto come contributo alla salvaguardia dell’ambiente. A Milano ancora non esiste una cultura dell’abito usato diffusa come in altre città del mondo (in primo luogo Londra, ma anche Tokyo): l’impressione è che si passi da negozi di fascia altissima alle bancarelle del mercato. Ma sulla scena sta emergendo una fascia media molto interessante. Ecco una carrellata che aiuta a farsi un’idea dell’offerta meneghina di mercatini e negozi dell’usato.

Usato low cost: mercatini e bancarelle

La meta ideale per chi volesse trovare capi usati a bassissimo costo a Milano sono i mercati rionali. In ognuno si trova almeno una bancarella dedicata all’usato. La maggior parte vendono capi di bassa qualità, a volte vecchi e rovinati (attenzione a verificare la presenza di macchie e strappi), ammonticchiati in disordine. Ma, se si ha la pazienza di frugare nel mucchio e di non farsi scoraggiare, si possono trovare anche gioiellini fra cui abiti cuciti a mano o di marca.

Il problema maggiore dei mercati è non riuscire a provare i propri acquisti o doverlo fare in un furgone scomodo e privo di specchi. Considerato lo scarso controllo igienico è anche buona norma lavare i propri acquisti con un prodotto disinfettante e igienizzante prima di indossarli.

I mercati migliori per comprare di seconda mano spendendo poco sono quello di Via Papiniano (martedì 7.30-14, sabato 7.30-18) , che è uno dei più forniti e vari della città anche per quanto riguarda la merce nuova, e quello di Via Valvassori Peroni (sabato 7.30-18), che ha una ricchissima scelta di usato (ottima la bancarella dedicata che si trova quasi all’inizio sulla destra, entrando da Via Bassini). Segnalo anche la presenza di una bancarella che vende capi tirolesi di seconda mano all’estremità verso Piazza Ascoli del mercato di Via Eustachi (martedì 7.30-14).

I charity shop: usato etico, qualità e convenienza

Il fenomeno che sta emergendo nella scena dell’usato a Milano sono i charity shop, in rapida moltiplicazione, che in genere hanno capi di media qualità, ma coniugano prezzi competitivi all’eticità (con il bonus di poter provare gli abiti in camerino).

Dopo avere aperto negozi in tutta Europa, finalmente è arrivata in Italia (a Milano, Roma e Torino) HUMANA People to People, organizzazione umanitaria, politicamente indipendente e laica che, anche tramite la raccolta, la vendita e la donazione di abiti usati, sostiene azioni sociali, di sensibilizzazione e progetti di sviluppo nel Sud del mondo. I negozi, tutti allestiti utilizzando materiale di recupero, si distinguono in due categorie: Vintage, con una selezione costituita da pezzi unici che vanno dagli anni ’60 ai ’90 e prezzi più alti: Second Hand, con prodotti alla moda a costi accessibili. Il negozio meneghino fa parte della prima categoria e si trova in centro in Via Cappellari 3, vicino al Duomo.

Uno dei primi charity shop a Milano, SHARE (Second HAnd REuse), nasce invece da un’iniziativa italiana, quella della cooperativa sociale Mondi Possibili. All’apertura milanese è seguito un rapido successo e le sedi si sono moltiplicate (attualmente si trovano in Via Padova 36Viale Umbria 52 e in Via Bessarione 14), per poi arrivare anche a Varese, Lecco e Napoli. I negozi offrono un vasto assortimento di capi usati (ma anche nuovi) per donna, uomo e bambino, tutti igienizzati e sanificati e suddivisi in fasce di prezzo. Si trovano anche capi di marca. I prezzi sono superiori a quelli della maggior parte delle bancarelle dell’usato al mercato, ma si tratta comunque di prezzi inferiori a quelli dei negozi che vendono merce nuova.

Un charity shop che coniuga il lato etico con uno stile più raffinato è quello aperto in Viale Abruzzi 25 da ANT Italia Onlus, associazione finalizzata a fornire assistenza domiciliare medico-specialistica gratuita ai malati di tumore e a creare progetti di prevenzione oncologica. Il negozio è minuscolo, ma l’assortimento è originale e ricercato e si possono trovare veri gioiellini a prezzi irrisori. È gestito da volontari, per cui gli orari sono variabili. Accetta anche scambio e donazione di merce.

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Usato boutique e vintage: abiti e accessori firmati

A Milano esistono molti negozi dedicati all’usato di alta gamma, in particolare abiti e accessori di marca, che spesso si collocano esplicitamente in antitesi alle bancarelle del mercato. Uno di questi è Give and Take in Via Pagano 54, showroom che si propone come innovativo e raffinato spazio d’incontro volto a valorizzare l’originalità nel vestire. Le proprietarie vendono (e comprano) soprattutto grandi firme.

Un altro è Il Girotondo, vincitore del Premio Nazionale per l’Innovazione nei Servizi nel 2013. Nato alla fine degli anni ’90 come negozio di usato per bambini e poi allargatosi anche all’abbigliamento per uomo e donna, oggi conta due sedi a breve distanza, una in viale Coni Zugna 19, interamente dedicato alle donne; l’altra in via Dugnani 6 dedicata a bambino, donna e uomo. Abiti e accessori in vendita sono di marchi prestigiosi e di stagione, a volte anche nuovi. Oltre ad acquistare si può anche vendere.

Pur rientrando nel filone dell’usato firmato e di stagione, Bivio si distingue per l’offerta più trendy, che comprende marche di nicchia e capi a volte bizzarri. Si basa sul modello statunitense buy-sell-trade. Ha tre punti vendita, uno misto in Via Lambro 12, uno solo donna in Via Mora 4 e uno solo uomo in Via Mora 14. Lo stile dei negozi è minimal, con mattoni a vista e grafiche coloratissime.

Sullo stesso modello buy-sell-trade, giovane e un po’ hipster di Bivio si basa Ambroeus, che però sottolinea maggiormente il lato ambientalista e, oltre alle marche, vende vintage e capi artigianali. Ha anche un negozio online.

Ma se amate il vintage la meta storica è Lo specchio di Alice, in Corso di Porta Ticinese 64, il primo negozio di questo genere aperto a Milano. È specializzato in abiti degli anni ’70 e ’80 in ottime condizioni. Si possono trovare giacche di pelle, jeans Levi’s, vestiti floreali, camicie hawaiane, borse e scarpe di cuoio e molto altro. L’atmosfera un po’ grunge, molto alla mano, è controbilanciata da prezzi piuttosto alti.

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