[alert type=”success” dismiss=”no”]L’articolo fa parte del viaggio in Giordania di Lucia, qui trovi l’itinerario completo »[/alert]
Jerash, o Gerasa, è la capitale della regione più settentrionale della Giordania e sorge sul Wadi Jerash. La sua particolarità è la commistione di antico e moderno: accanto alle case dei nostri giorni sorgono colonne ed edifici romani, un’intera città che mostra tutt’oggi la strade lastricate, il foro con il colonnato perimetrale, templi, teatri e porte, perfino un antico ippodromo ancora utilizzato. L’aspetto che ha ancora oggi risale al I sec d.C. quando la città venne ridisegnata, mentre è nell’epoca bizantina di Giustiniano che vennero edificate le sette chiese (III sec d.C.). Ma la sua grandezza è determinata in particolare dalle opere di Traiano e di Adriano, cimeli del periodo di massimo splendore della città a seguito della conquista ad opera di Pompeo (69 d.C).
Cosa vedere a Jerash
La caratteristica di Jerash è di immergere i visitatori in un mondo passato, che però, al centro della piazza principale, sembra quasi possa rivivere. Scopriamo insieme i siti più belli della città in un itinerario da fare senza fretta.
L’Arco di Adriano. Appena entrati nel sito vi troverete di fronte ad un imponente arco di marmo posto a Sud della città. Fu eretto in onore dell’Imperatore Adriano in visita alla città nel 129-130 d.C. L’arco è strutturato su tre portali, il centrale maggiore e i laterali di dimensioni più ridotte e sovrastate da edicole. La scansione del monumento è evidenziata delle quattro colonne che circondano i portali e sorreggono il frontone. I portali erano dotati di porte di legno, di cui oggi rimane solo la cornice. Alla base di ogni pilastro, però, è ancora visibile la decorazione in ghirlande di foglie d’acanto. L’arco doveva essere la nuova porta sud, ma lo spazio tra le mura e la porta non fu mai completato.
L’Ippodromo. Appena attraversato l’arco di Adriano, sulla sinistra si alza l’imponente edificio dell’ippodromo, utilizzato tutt’oggi per rievocazioni e spettacoli che si tengono due volte al giorno. Eretto tra I e III secolo, poteva contenere 15.000 persone. Al suo interno i recenti scavi hanno portato alla luce le stalle.
La Porta sud e le Mura. Andando avanti si arriva alla porta sud della città antica e le sue mura. La porta richiama come decorazioni la porta di Adriano nel motivo a foglie d’acanto e nella struttura. Le mura sono dello stesso periodo ma subirono diversi ampliamenti dovuti all’ingrandimento della città.
Il Foro. Passata la porta ci si affaccia nel foro, una delle maggiori attrattive del sito. La forma è insolitamente ellittica per collegare il cardo massimo e il Tempio di Zeus. La piazza è circondata da un colonnato ionico e la pavimentazione è formata da lastre di calcare che si restringono verso il centro. la denominazione di foro non è completamente accettata: alcuni studiosi interpretano la piazza come uno spiazzo sacro anteposto al Tempio di Zeus. A seconda dell’interpretazione, il piedistallo al centro della piazza viene letto come base per una statua o come un altare.
Il Tempio di Giove. Risalente al 162 d.C., vi si accede dal foro tramite una scalinata. Costruito sopra un tempio preesistente, è costituito da un tempio e da un’area sacra sottostante, un cortile (temenos) costruito su un porticato a volta e dove avvenivano i sacrifici. L’edificio è andato distrutto in un terremoto, rimangono solo tre colonne del peristilio, ma gli scavi hanno comunque restituito i fregi del tempio che si ispiravano ad espressioni nabatee.
Il Teatro Meridionale. Accanto al Tempio si erge un teatro risalente alla fine del I secolo e che poteva ospitare circa 5.000 persone. Originariamente era strutturato su due piani, su alcuni sedili del primo sono ancora individuabili i numeri greci che identificavano il sedile. La scena ha due livelli e ci sono ricche decorazioni. Dalla sommità del teatro è possibile avere una vista completa delle rovine e della città moderna e inoltre potrete sperimentare l’acustica, ancora perfetta, grazie ai suonatori di cornamusa che è facile incontrare sul palco.
Le tre Chiese. Spostandoci verso nord lungo il sentiero, incontreremo la fase di occupazione bizantina e in particolare sette Chiese, quelle di San Giorgio, San Giovanni Battista e Santi Cosma e Damiano formano un complesso di tre Chiese. A queste si aggiungono la Chiesa di San Teodoro e la cattedrale, costruita sopra un Tempio di Dioniso, costruito a sua volta sopra un tempio nabateo.
Il Tempio di Artemide. Proseguendo ancora oltre, arriviamo al Tempio di Artemide, un’imponente rovina fiancheggiata da undici colonne. Il tempio fu edificato tra 150 e 170 ed era fiancheggiato da dodici colonne, quasi tutte arrivate fino a noi. Erano stati costruiti, per livellare il cortile, dei sotterranei in cui erano conservati i tesori del Tempio. Era interamente rivestito in marmo, sia le mura che i pavimenti e come entrata monumentale erano stati costruiti propilei, da cui partiva una scalinata fiancheggiata da negozi. Fu smantellato alla fine del IV secolo e riutilizzato in epoca bizantina, araba e crociata.
Il Teatro settentrionale. A fianco del Tempio troviamo il Teatro settentrionale, posteriore rispetto al meridionale e più piccolo nonostante sia stato ampliato. Secondo gli storici, viste le dimensioni ridotte (15 file di sedili) era destinato più ad assemblee politiche che a spettacoli.
Cardo Massimo. Dal teatro scendiamo fino al cardo massimo, la strada principale della città che, fiancheggiata da colonne, collega la porta nord al foro. la pavimentazione è originale e si possono ancora vedere i solchi dei carri e i canali di scolo per l’acqua. Le colonne che corrono lungo la strada sono di altezze diversi probabilmente per adattarsi alle facciate dei palazzi retrostanti. Nei punti in cui incontra i due decumani, sono stati costruiti dei tetrapylon, quello meridionale conbasamenti a reggere le quattro colonne, quello settentrionale somiglia invece ad un arco ed è dedicato alla moglie dell’imperatore Settimio Severo. Dal cardo, inoltre, si può avere una stupenda vista dei propilei delTempio di Artemide, a cui si può accedere tramite una scala monumentale.
La Porta Nord. Alla porta nord finisce il percorso e dobbiamo girarci e tornare verso il foro. La porta risale al 115 circa ed ha una struttura molto modesta.
Ninfeo. Lungo il cardo massimo si trova la più grande fontana della città dedicata alle ninfe. la decorazione si sviluppa su due piani: quello inferiore in marmo, quello superiore intonacato e coronato da una semicupola da cui scendeva l’acqua. Quest’ultima si raccoglieva in una piscina sottostante defluiva nella strada attraverso le teste di sette leoni.
Consigli utili per visitare Jerash
Dove acquistare il biglietto d’entrata. Si può acquistare sul posto oppure tramite il Jordan Pass, un “biglietto universale” acquistabile online che comprende, oltre al visto, l’ingresso a svariati siti e musei compresa Jerash.
Quanto tempo serve per visitare il sito. Per visitare l’intera città romana sono necessarie almeno 3 ore, anche se una visita più approfondita può arrivare ad occupare anche l’intera mattinata, o pomeriggio. A causa dell’assenza di alberi o di luoghi coperti dove riposarsi all’ombra e visto il sole cocente che batte costantemente sulla città, consiglierei di evitare le ore più calde.
Attenzione a cibo e acqua. Prima dell’ingresso del sito ci sono svariati banchetti che vendono di tutto, ma all’interno è difficilissimo trovare qualcuno che venda acqua fresca o qualcosa da mangiare e in ogni caso i prezzi sono alti. Cercate piuttosto uno dei forni della città (ce n’è uno proprio nei pressi dell’entrata del sito archeologico) dove potrete acquistare degli ottimi panini in tutte le forme e qualità. Se vi spingete poi ad un mini market potrete anche trovare affettati e formaggi per la farcitura.
Dove dormire a Jerash. Gli alberghi a Jerash sono solamente due, uno in cima ad una collina e l’altro di fronte alla Porta di Adriano, e entrambi hanno prezzi esagerati. Il più economico dei due, l’Hadrian’s Gate, alberghi di Jerash è quello vicino alla porta, che è anche il più comodo. Quasi tutti preferiscono dormire ad Amman, una buona soluzione è il Nishan Hotel, e spostarsi in giornata con mezzi pubblici o noleggiando un’auto.
Come arrivare a Jerash. Dopo essere arrivati ad Amman (su Skyscanner.it voli low cost da 200€), per raggiungere Jerash si possono prendere dei mezzi pubblici oppure noleggiare una macchina. Il tragitto è breve, circa quaranta minuti, ma il traffico sul raccordo che porta fuori Amman è molto denso.
[alert type=”success” dismiss=”no”]La prossima tappa dell’itinerario di Lucia in Giordania è il deserto del Wadi Rum. Leggi l’articolo »[/alert]