The Floating Piers, l’arte di Christo e Jeanne Claude sul Lago d’Iseo

Giornali, televisioni e riviste non fanno che parlare, da qualche settimana a questa parte, dell’opera The Floating Piers di Christo e Jeanne Claude, sul Lago d’Iseo (provincia di Brescia).

Le informazioni sono molteplici e confuse, perché tutto si sta svolgendo con intensità e rapidità, ma con grande professionalità. Da una decina di giorni sono membro dello staff di The Floating Piers, per questo ho il privilegio di poter registrare le impressioni da molto vicino e di poter toccare con mano la grandezza e la complessità di quest’opera. Non posso resistere dal descrivere e dal raccontare a voi, viaggiatori curiosi, le emozioni suscitate da questo immenso gesto artistico, unico ed irripetibile, che altro non è che un viaggio dentro la realtà così come è stata vista dagli artisti e ora restituita al loro pubblico. Appunterò di seguito anche le informazioni pratiche ed ufficiali che mi sono state trasmesse dall’organizzazione.

Lago Iseo, Christo
Christo – The Floating Piers – Photo: Wolfgang Volz

Il progetto è firmato Christo and Jeanne Claude, perché pensato quando Jeanne era ancora viva, negli anni ’70. La coppia, che proprio in Italia, nel 1968, al Festival dei due Mondi di Spoleto, ha affermato la propria identità come coppia di artisti, in cinquant’anni ha scritto la storia dell’arte contemporanea. Liberi da ogni etichetta di appartenenza a mode e movimenti, hanno rovesciato il rapporto classico tra artista e realtà, secondo il quale il primo interpreta e restituisce la seconda attraverso un supporto. Infatti Christo e Jeanne Claude trasferiscono il loro modo di vedere la realtà nella realtà stessa, donando così il loro punto di vista al pubblico che diventa protagonista, vivendolo.

Per questo l’accesso all’opera sarà totalmente libero e gratuito. Si tratta di cinque chilometri di percorso in tessuto giallo cangiante, di cui tre chilometri su passerelle galleggianti (struttura modulare in cubi di polietilene) che uniscono alla terraferma Monte Isola (l’isola lacustre più grande e più popolata d’Europa) e la minore isoletta di San Paolo. La prima passerella collega infatti Sulzano, piccolo centro della sponda orientale del lago, al paese isolano di Peschiera Maraglio; proseguendo in direzione di Sensole sarà possibile circumnavigare lìisola di San Paolo, con altre due passerelle fluttuanti.

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L’opera è percorribile in ogni senso di marcia. Sarà accessibile 24 ore su 24. Non sarà necessario né biglietto, né prenotazione, ma, per questioni di sicurezza, si dovrà garantire il rispetto della capienza massima consentita di visitatori, il che potrebbe obbligarvi ad aspettare qualche minuto prima di fare la vostra esperienza di camminare sull’acqua. Già perché le piattaforme fluttuanti sono alte solo 35 centimetri, non ci sono barriere, ma solo margini di sicurezza, si cammina così proprio a pelo d’acqua; ad ogni modo la larghezza di 16 metri vi farà sentire al sicuro e permetterà ai più timorosi di mantenere una buona distanza dalle onde il cui moto viene percepito lievemente proprio perché assecondato dalla natura modulare della struttura e dagli ancoraggi flessibili.

L’opera può essere percorsa solo a piedi, fatta eccezione per i disabili in sedia a rotelle (è consentito anche l’uso di quella motorizzata) e i bambini con passeggino. Non ci sono tempi da rispettare, ognuno potrà godersi il proprio viaggio nei tempi desiderati. Di notte tutti i percorsi saranno correttamente illuminati e quindi percorribili in totale sicurezza.

Lago d'Iseo TheFloatingPiers
Christo – The Floating Piers – Photo: Wolfgang Volz

Non sarà possibile raggiungere Sulzano con mezzi propri. A partire dalle uscite autostradali di Palazzolo, Rovato, Ospitaletto e Brescia, e lungo la tangenziale SP 510 e fino Clusane e Pilzone ci saranno parcheggi da cui sarà possibile e obbligatorio prendere i bus navetta. Trattandosi di imprese private, le tariffe e gli orari dei posti auto cambieranno in base alla compagnia, invece per i bus navetta i prezzi oscillano tra i 10,5 euro e i 2,5 euro in base alla prossimità. La prenotazione del bus navetta è consigliata da alcune compagnie solo per poter garantire un orario preciso di andata e ritorno; tuttavia non è obbligatorio prenotare, si rischia solo di dover aspettare la prima navetta con dei posti liberi. Per informazioni più dettagliate sui parcheggi visitate il sito thefloatingpiersparking.com

Invece la sponda occidentale del lago sarà servita di parcheggi nei paesi di Paratico-Sarnico e Lovere da dove però prendere il traghetto per raggiungere Monte Isola. A nord di Sulzano i paesi serviti da parcheggi sono Pisogne e Marone, anch’essi serviti dal servizio di navigazione. Sulzano è inoltre comodamente raggiungibile in treno, la scelta più consigliata oltre che la più economica. Infatti la linea trenord Brescia-Edolo durante l’evento potenzierà le corse, con circa 73 corse giornaliere (trenord.it), prevedendo anche una navetta di collegamento tra le stazioni di Rovato e Bornato.

Per chi invece volesse raggiungere Sulzano a piedi l’unica via possibile è il primo tratto dell’Antica Via Valeriana, una stupenda strada panoramica, leggermente in quota, accessibile da Pilzone; un’opzione consigliata per chi volesse vedere l’opera anche dall’alto.

A Monte Isola e a Sulzano troverete tutti i servizi necessari per rendere comoda e piacevole la giornata: punti ristoro, bar, negozi di artigianato, hotel, bagni e punti di primo soccorso. Non perdetevi le curiosità di Monte Isola, la sua gastronomia (il salame, le sardine essiccate e i piatti a base di pesce di lago) e i laboratori artigiani di reti. Tuttavia se il caos non vi permettesse di goderne pienamente, appuntatevi tutto questo e fate ritorno tra settembre ed ottobre, i mesi più belli per visitarla. Oppure concedetevi una sosta nei paesini limitrofi, comunque belli e sicuramente pronti ad accogliervi degnamente.

Per poter partecipare a tutto questo non è richiesto nient’altro se non pazienza e predisposizione d’animo. Il numero di spettatori previsto è molto alto, quindi i flussi subiranno notevoli rallentamenti e la logistica potrebbe in alcuni casi essere messa a dura prova. Ma vale lo sforzo di provare a raggiungere questo angolo di mondo e pazientare in attesa del proprio momento.

Quando sarete dentro The Floating Piers verrete ripagati dall’attesa. Essere al centro del lago, camminare a filo d’acqua, raggiungere le isole a piedi, sentire il tessuto morbido sotto i piedi sono sensazioni uniche ed irripetibili.

L’opera dura 16 giorni (dal 18 giugno al 3 luglio), un tempo modulare, testato negli anni dagli artisti e per questo ritenuto sufficiente per permettere a chi davvero vuole vedere l’opera di farne esperienza; permette inoltre di non arrecare disturbo eccessivo alla zona e di mantenere il carattere di temporaneità dell’installazione. Due settimane sono inoltre il tempo giusto per vivere intensamente il progetto, sia per chi lo fa che per chi ne gode, si tratta di qualcosa di unico, che non si ripeterà e che se perdesse questa brevità rischierebbe di perdere anche di intensità.

lago iseo -The Floating Piers
Christo – The Floating Piers – Photo: Wolfgang Volz

Ed è proprio questo che si respira per le vie del lago in questi giorni, una trepidante attesa, una densa frenesia, per un evento pensato per sbocciare in fretta, lì dove è stato pensato ed ideato. Un’opera fresca, da consumare velocemente, per goderne di tutti i sapori, i profumi, i colori e le consistenze materiche.

Il rosso/oro/giallo ambra del telo cangiante che delineerà i percorsi è pensato per accordarsi alle tonalità del verde di questo lago glaciale e pre-montano. I punti di partenza delle passerelle sono scorci pensati per offrire e rimarcare la bellezza dei panorami. Il percorso a piedi è per dare il giusto ritmo all’esperienza.

Qualcuno penserà che si tratti di un’opera banale, inutile, che chiunque potrebbe realizzare senza difficoltà, ma la semplicità di questo gesto artistico nasconde una complessità e una precisione in cui nulla viene tralasciato o affidato al caso, a non essere la variabile del tempo meteorologico che potrebbe rallentare i lavori e lasciarci in attesa qualche momento in più, il giusto tempo per ricordarci che è la natura che comanda e noi semplicemente la viviamo, la possiamo leggere e se ne siamo capaci possiamo sottolinearne la bellezza, come Christo and Jeanne Claude insegnano.

[alert type=”danger” dismiss=”no”]Dove dormire sul Lago d’Iseo: Hotel Rivalago a Sulzano[/alert]

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