India: Ladakh, in moto sul tetto del mondo

Un’avventura sulle montagne dell’India che attraversa i passi carrozzabili più alti del mondo dall’Himachal Pradesh fino al Ladakh. Non è solo un viaggio fisico, ma un percorso mentale che ci conduce, a ritroso, attraverso le tappe storiche di questo incredibile paese, partendo dalla moderna Delhi fino alla romantica e fiabesca Leh, orgogliosa capitale del Ladakh.

Il viaggio ci porterà inizialmente alla scoperta di una nuova India; moderna, scattante e giovane come la sua capitale, che rabbiosamente vuole imporsi sul mondo. Tutto questo contrasta enormemente con la cultura, tradizione e religione indiana che non vuole accettare le regole della modernità. Basterà allontanarsi da Delhi di qualche chilometro per rendersene conto, ma bisognerà superare Chandigarh (città-progetto dell’architetto modernista Le Corbousier) per iniziare ad immergersi nella vera vita indiana. Una volta affrontato il primo grande passo (Rohtang La, 3975 mt) saremo catapultati in un’altra realtà, dove le persone sono diverse, gentili, affabili, generose.

Anche il paesaggio cambierà, ormai la grande catena dell’Himalaya si estende davanti ai nostri occhi, le emozioni sono indescrivibili e la mente continua a correre. Da Rohtang La in poi ci sarà solo una strada: sterrata, tortuosa, non scenderà mai sotto i 3500 metri di altitudine e ci porterà fino a Leh attraverso innumerevoli avventure, imprevisti, paesaggi mozzafiato, campi tendati e molto altro che contribuirà a regalarci la più spettacolare corsa in motocicletta della nostra vita.

Consiglio di lettura a tema

Tappe del viaggio: Delhi – Ambala – Chandigarh – Kiratpur- Manali – Keylong – Sarchu – Pang – Leh

Costi e organizzazione

I costi in India dipendono fortemente dallo stile di viaggio che si decide di adottare; se si viaggia con lo zaino in spalla e si decide di pernottare in guest house locali, si andrà incontro ad una spesa da 1 a 4 euro, per quanto riguarda il cibo nei ristoranti locali si può mangiare per un prezzo che si aggira intorno ai 3 euro. In questo caso un budget di circa 25 euro al giorno (benzina compresa) vi permetterà di sopravvivere agevolmente e di togliervi anche qualche piccolo sfizio. Se invece si pretendono alberghi a standard europeo e ristoranti con cucina internazionale, allora il budget si alzerà parecchio fino probabilmente ai 100 euro quotidiani.

Il tempo ideale di percorrenza di questo viaggio e di 10-15 giorni. I chilometri non sono moltissimi (circa 1000), ma la varietà dei paesaggi e delle esperienze da vivere, unita alle enormi fatiche dovute alla strada ed all’altitudine vi faranno sicuramente apprezzare un ritmo più comodo e rilassato.

India Ladakh in moto
India – Ladakh in moto

Quando andare e cosa portare

Il periodo migliore per intraprendere quest’avventura va da luglio a settembre, considerato che durante i mesi invernali il Ladakh viene completamente isolato a causa delle nevi che rendono i passi impraticabili.

Il clima sarà molto vario: piovoso e terribilmente umido da Delhi fino alla fine delle pianure; sarà invece soleggiato e sempre più secco man mano che ci si avvicina a Leh. È quindi consigliabile portare vestiti con differenti caratteristiche, sia leggeri per la grande afa, sia pesanti per gli alti passi himalayani. Indispensabile per i motociclisti sarà l’abbigliamento tecnico anti-pioggia (che si può trovare in loco, ma di bassissima qualità).

Viaggio in India
Viaggio in India – Foto di Lorenzo Piolini

Si parte!

Incenso nell’aria, suona la piccola campana al centro del tempio induista, Hari-om-namah-shivaya. E’ il canto mantra che si diffonde per la vie di Nuova Delhi. Sono le 5 del mattino e noi non siamo pronti a partire. Non siamo pronti in quanto siamo a Delhi solamente da tre giorni e, abituati al ritmo di vita nepalese, la città per noi è decisamente troppo caotica. Le moto siamo riusciti ad acquistarle solamente ieri sera da due turisti israeliani. Siamo stati fortunati, le abbiamo acquistate ad un prezzo molto inferiore alla media dei vari mercati dell’usato (circa 45000 rs.) in quanto loro sarebbero rimpatriati a breve.

La nostra meta è Leh, la strada sarà difficile e in cattive condizioni, le moto per giunta non sono affidabili e noi lo sappiamo ma ormai dobbiamo partire, abbiamo perso troppo tempo a Delhi e se non partiamo non arriveremo in tempo per il volo di ritorno. Per queste ragioni, e forse lasciandoci trasportare dalla spiritualità locale, non possiamo fare a meno di affidarci alla benedizione induista.

Baba, il nostro guru, agghinda le due Royal Enfield bullet 350cc con collane di fiori freschi, senza smettere di intonare il mantra sacro; a questo punto ci marchia con una specie di inchiostro sacro color arancio preso direttamente dalla fronte di una statua raffigurane Shiva (una delle tre divinità più importanti nella cultura indù). Poi, con lo stesso inchiostro arancio disegna strani simboli propiziatori sui parafanghi e i serbatoi delle motociclette.

“Ecco! Ora siamo pronti a partire!” ci diciamo ingenuamente salendo finalmente in sella ed apprestandoci ad avviare il vecchio motore capriccioso. Mentre usciamo da Delhi senza troppe difficoltà, ma soprattutto senza il solito asfissiante traffico, incomincio a pensare che lasciare la città con le prime luci dell’alba sia stata la miglior idea mai avuta!

Il viaggio in Ladakh continua… Lungo la strada per Ambala